Come già accennato, la lavatrice può guastarsi o comunque non funzionare correttamente a causa del calcare che va a depositarsi su alcuni degli elementi interni come la pompa, la resistenza ed i tubi, provocando malfunzionamento o corrosioni. Anche i detergenti utilizzati per lavare gli indumenti possono lasciare dei residui che danneggiano, col tempo, alcune parti funzionali dell’elettrodomestico.I problemi relativi al deposito di calcare possono essere prevenuti applicando, per esempio, dei dispositivi anticalcare direttamente al rubinetto della lavatrice.
Questi dispositivi agiscono trasformando o tenendo sospesi i cristalli di carbonato di calcio, impedendone così il deposito e di conseguenza le incrostazioni all’interno della lavatrice. La Maic offre ad esempio un sistema di trattamento del calcare che trasforma il carbonato di calcio in cristalli amorfi, impedendone così il deposito.
Esistono poi dispositivi a base di magneti che, grazie al campo magnetico creato, riescono a rompere i cristalli di carbonato di calcio trasformandoli in aragonite che si disperde poi con il flusso dell’acqua. La Electrolux produce e vende dispositivi anticalcare magnetici, completamente ecologici e all’insegna del risparmio energetico.
Assel Serivece offre invece un filtro anticalcare a base di sali di polifosfato, economico e facile da installare, che garantisce un’alta protezione dalle incrostazioni di calcare. Un buon metodo naturale per evitare che si formino incrostazioni, è quello di aggiungere ai lavaggi, insieme al detersivo direttamente nella vaschetta, un cucchiaio di una sostanza anticalcare come ad esempio l’aceto bianco il bicarbonato di sodio oppure, in alternativa, dell’acido citrico. Tutte e tre le sostanze, oltre a costituire degli anticalcare molto efficaci, contribuiscono ad igienizzare e a disinfettare il bucato. Inoltre, molto utile per disincrostare e allo stesso tempo igienizzare l’intera lavatrice è eseguire un ciclo igienizzante.
Questo, si effettua facendo compiere alla lavatrice un lavaggio a vuoto a novanta gradi, ovvero senza biancheria all’interno dell’apparecchio, versando nella vaschetta o nel cestello usando la pallina da lavaggio, due bicchieri di aceto bianco o in alternativa centocinquanta grammi di acido citrico o di varecchina, a seconda dell’efficacia desiderata. La varecchina ovviamente sarà da preferire per un’azione igienizzante molto più profonda. Per una manutenzione completa della lavatrice, bisognerà poi provvedere alla pulizia periodica di alcuni suoi componenti molto importanti.
La vaschetta del detersivo, ad esempio, andrà pulita con bicarbonato di sodio disciolto in acqua, aiutandosi con un vecchio spazzolino da denti per grattare via residui di detersivo e di sporco. Anche la pulizia del filtro è molto importante in quanto eventuali depositi possono compromettere il corretto funzionamento della lavatrice. Nell’estrarre il filtro, è ovviamente consigliato mettere sotto un secchio capiente per evitare allagamenti. Per evitare la formazione di muffe all’interno del cestello, è poi consigliato non chiudere mai del tutto l’oblò al termine del lavaggio, lasciando così arieggiare per un po’ l’interno della lavatrice.
Infine, attenzione alla temperatura del lavaggio. I cicli a basse temperature, che non superano i quaranta gradi, favoriscono infatti la formazione di incrostazioni ed il proliferare di microrganismi dannosi. Questo perché i lavaggi a basse temperature hanno una durata molto breve che spesso non supera la mezz’ora, per cui detersivi e ammorbidenti hanno poco tempo per sciogliersi del tutto favorendo le incrostazioni.
I microrganismi che vengono liberati durante i lavaggi, poi, vengono eliminati solitamente ad una temperatura media di novanta gradi. Per questo, durante i lavaggi a basse temperature, i batteri riescono ad annidarsi all’interno della lavatrice, e una volta raggiunta una certa stratificazione vengono rilasciati durante durante il lavaggio e si depositano sugli indumenti sotto forma di piccole macchie nere.